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Cancro: fondazione IncontraDonna partecipa alla Vogalonga di Venezia

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Lo sport previene il cancro e può essere uno strumento di supporto per il benessere psico-fisico dei pazienti oncologici. Inoltre, favorisce l’inclusione per persone che stanno affrontando (o hanno affrontato) un tumore e che possono svolgere attività sportive insieme a chi non ha avuto questi problemi. Per promuovere le tre diverse tipologie di benefici, legati all’attività fisica, la Fondazione IncontraDonna ha costituito una sua prima Squadra di Canottaggio Amatoriale. La squadra parteciperà alla Vogalonga di Venezia 2023 che si svolge domenica 28 maggio e gareggerà a bordo di un armo 8 jole fornito per l’occasione dalla Federazione Italiana Canottaggio nel quadro di sensibilizzazione e promozione del Progetto di Canottaggio Sociale. L’iniziativa gode del patrocinio di Rai Per la Sostenibilità ESG e della Federazione Italiana di Canottaggio. La Vogalonga è una regata non competitiva arrivata alla sua 47° edizione e vede il coinvolgimento di imbarcazioni a remi da tutto il mondo. Si svolgerà su un tracciato di circa 30 chilometri.

“Con questa nuova iniziativa siamo davvero “tutte sulla stessa barca” – sottolinea la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente della Fondazione IncontraDonna -. Abbiamo creato un team con altre donne, di cui anche io faccio parte, e da molti mesi ci stiamo allenando sul  Tevere. Donne malate di cancro insieme ad altre Donne in un’attività sportiva inclusiva. Il canottaggio è uno sport piacevole e che favorisce il benessere anche perché viene praticato all’aria aperta. Quindi mentre ci alleniamo facciamo “scorta” di preziosa vitamina D. Con la nostra iniziativa vogliamo anche dare un messaggio forte e chiaro alle Istituzioni. I diritti dei pazienti oncologici che riescono a sconfiggere definitivamente il cancro devono essere tutelati. Circa 1 milione di uomini e donne possono essere considerati guariti e hanno diritto all’oblio oncologico, come richiesto da un’iniziativa portata avanti da Fondazione AIOM”.

Il nostro progetto di canottaggio sarà esteso dal prossimo autunno anche in altre regioni d’Italia dove IncontraDonna è presente con i suoi comitati regionali: Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Marche. Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è il sostegno della Federazione Italiana Canottaggio (FIC). “Siamo da sempre vicini al mondo della medicina e in particolare a quello dell’oncologia – aggiunge Giuseppe Abbagnale, Presidente FIC -. Abbiamo anche partecipato a studi scientifici volti a dimostrare come il gesto ciclico del remare possa favorire e coadiuvare la cura di alcune malattie. È un piacere contribuire a portare a bordo pazienti oncologici e questa è la dimostrazione che la nostra disciplina sportiva può davvero essere praticata da tutti”. “Dopo mesi di duro lavoro potremmo partecipare a una bella iniziativa nella splendida città di Venezia – sottolineano Nicoletta Alborino (paziente e membro della squadra di IncontraDonna) e Adriana Pannitteri (giornalista RAI, anche lei in squadra) -. “Lo sport deve essere in primis un momento di socializzazione, ne abbiamo tutti un gran bisogno, soprattutto dopo i difficili anni del Covid. Incentivare l’inclusione dei malati in attività ricreative è invece un dovere per l’intera nostra società. Quindi ringraziamo la Fondazione IncontraDonna per la splendida opportunità”.

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